Il 7 agosto 2018, sul Giornale di Monza, è apparso un articolo, che ha scatenato un bel putiferio mediatico, dal titolo “Paziente lasciato per tutta la notte nel suo vomito. Stavo malissimo e nessuno mi ha aiutato”. Stendendo un velo pietoso su come, in tempo zero, alcune associazioni hanno voluto saltare sul carro dei paladini, difensori dell’infermiere al solo scopo di farsi pubblicità e magari reclutare tra le proprie fila lo stesso malcapitato, è nostra intenzione porre l’accento su un altro punto della questione.
Si, perché in realtà non è successo niente, o meglio: è successo quello che succede quotidianamente nelle nostre corsie, con scarso personale e carichi di lavoro indecenti. Normale amministrazione, direbbe qualcuno, ma nessun procedimento disciplinare, nessun richiamo, niente di niente verso il povero collega. E nemmeno, come si scrive erroneamente sui social, qualcuno ha preteso che l’infermiere pulisse con la ramazza gli altrui rigurgiti gastrici. In azienda esiste una procedura che permette di attivare, a seconda delle necessità, l’impresa di pulizia o il personale di supporto; semplicemente il collega ha ritenuto opportuno differire le attività di pulizia per non disturbare gli altri pazienti, tamponando temporaneamente con alcuni telini puliti.
La questione, dicevamo, è un’altra.
NurSind Monza e Brianza si batte da anni per una corretta informazione: nel 2016 è stata prodotto un documento, che si sarebbe dovuto proporre ai responsabili della carta stampata, che purtroppo è rimasto lettera morta, per disinteresse dei destinatari. Chiedevamo una maggior attenzione, da parte dei giornalisti, nello scrivere articoli riguardanti gli infermieri, troppo spesso confusi col personale ausiliario o, nella migliore delle ipotesi, aiutanti dei medici.
E siamo alle solite: con il malcelato obiettivo di catturare l’attenzione del lettore e magari vendere qualche copia in più, l’ennesimo giornalista non ha esitato a sbattere l’infermiere “mostro” in prima pagina, scatenando le ire dei più.
NurSind Monza e Brianza, approfittando dell’occasione, chiede maggior rispetto e più attenzione nella stesura degli articoli di cronaca con protagonisti gli infermieri. Magari sottoscrivendo il documento già pronto da due anni.
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