Da tempo gli operatori del Presidio Ospedaliero di Desio segnalano la precarietà, sia igienico-sanitaria, sia strutturale, degli spogliatoi del personale. I problemi maggiormente segnalati riguardano il malfunzionamento dell’impianto di condizionamento, la presenza di intonaco cadente, docce inutilizzabili e l’allagamento dei locali ogni qualvolta si verifichi una precipitazione atmosferica.
“Il Decreto Legislativo n° 81 del 2008 parla chiaro - dichiara Donato Cosi, Segretario Territoriale del NurSind Monza e Brianza - ci sono regole ferree, per quanto riguarda i locali adibiti a spogliatoio del personale. Ad esempio, il testo di legge dice che le docce, sufficienti ed appropriate, devono essere messe a disposizione dei lavoratori e i locali devono essere riscaldati nella stagione fredda ed avere dimensioni sufficienti per permettere a ciascun lavoratore di rivestirsi senza impacci appropriate di igiene. Tutto il contrario di quanto avviene a Desio”.
Il D.lgs. 81/2008, inoltre, prevede anche che:
- Le docce devono essere dotate di acqua corrente calda e fredda e di mezzi detergenti e per asciugarsi.
- Le installazioni e gli arredi destinati ai refettori, agli spogliatoi, ai bagni, alle latrine, ai dormitori ed in genere ai servizi di igiene e di benessere per i lavoratori, devono essere mantenuti in stato di scrupolosa pulizia, a cura del datore di lavoro.
- I locali appositamente destinati a spogliatoi devono essere messi a disposizione dei lavoratori quando questi devono indossare indumenti di lavoro specifici e quando per ragioni di salute o di decenza non si può loro chiedere di cambiarsi in altri locali.
- Gli spogliatoi devono essere distinti fra i due sessi e convenientemente arredati.
- I locali destinati a spogliatoio devono avere una capacità sufficiente, essere possibilmente vicini ai locali di lavoro aerati, illuminati, ben difesi dalle intemperie, riscaldati durante la stagione fredda e muniti di sedili.
- Gli spogliatoi devono essere dotati di attrezzature che consentono a ciascun lavoratore di chiudere a chiave i propri indumenti durante il tempo di lavoro.
- Qualora i lavoratori svolgano attività insudicianti, polverose, con sviluppo di fumi o vapori contenenti in sospensione sostanze untuose od incrostanti, nonché in quelle dove si usano sostanze venefiche, corrosive od infettanti o comunque pericolose, gli armadi per gli indumenti da lavoro devono essere separati da quelli per gli indumenti privati.
“Abbiamo chiesto alla Direzione Ospedaliera un incontro urgente - continua Cosi - al fine di trovare una soluzione a questo grave problema. Se non dovessimo trovare disponibilità nei nostri interlocutori, ci avvarremo
del supporto degli organi preposti per garantire decoro, dignità e salute dei lavoratori”.
Fossero solo gil spogliatoi a far pena.....